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Spalla, gomito, mano

Questo mantra: ‘Spalla, gomito, mano’, spesso recitato durante le lezioni, è utilizzato per evidenziare la catena motoria interessata dal movimento delle estremità superiori del corpo con l’obiettivo di spostare l’attenzione sulla reale composizione del movimento. (read it in english)

All’inizio, il movimento sembra essere legato alla mano poiché:

Il punto di origine del movimento coincide con il dantian inferiore, come indicato nel disegno seguente,  utilizzato anche per rappresentare il movimento a spirale, chansi jin, caratteristico del taijiquan.

Avvolgere il filo di seta (纏絲功 in lingua cinese e trascritto come chan si gong in pinyin) sono un insieme di esercizi della pratica taijiquan pensati per rinvigorire dolcemente il corpo stimolando la circolazione del sangue e le giunture. Hanno questo nome perché consistono in movimenti ripetitivi a spirale con le braccia e le mani che ricordano da vicino quelli di un baco da seta che costruisce il suo bozzolo. Il movimento deve essere continuo e armonioso senza scatti o cambi improvvisi di direzione. (Wikipedia)

Spalla, gomito, mano: il movimento a spirale ‘superiore’

Attraverso lo studio e la pratica del chansi jin riusciamo a sviluppare la consapevolezza che

e, conseguentemente, a portare la nostra attenzione/intenzione sempre più verso il nostro centro per ottenere un effetto all’esterno

Se seguiamo le spirali che partono dal dantian e arriva fino alle mani, ci rendiamo subito conto del significato del nostro ‘mantra’:

  1. il movimento parte dal dantian,
  2. sale lungo la schiena,
  3. passa dalla spalla
  4. attraversa il gomito
  5. arriva alla mano

Anca, ginocchio, piede: il movimento a spirale ‘inferiore’

Allo stesso modo, esiste una catena motoria che riguarda gli arti inferiori, derivata dalle spirali che procedono dal dantian verso i piedi. In questo caso:

  1. il movimento parte dal dantian,
  2. scende lungo il lombo,
  3. passa dall’anca
  4. attraversa il ginocchio
  5. arriva al piede

Normalmente alterno spalla-gomito-mano con anca-ginocchio-piede.

Dal mio punto di vista, la catena motoria che riguarda gli arti inferiori ha più importanza di quella degli arti superiori per gli eventuali ‘effetti collaterali‘: sulle gambe ricade il peso del corpo per cui un movimento scorretto (ad esempio, un ginocchio chiuso perché in ritardo rispetto al movimento dell’anca) può creare, alla lunga, fastidi.

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